"Elogio della normalità" di Giulio Dellavite è come una boccata d'aria fresca in un mondo che ci spinge sempre a cercare l'eccezionalità. Se siete stanchi di dover essere sempre i più brillanti, i più creativi, i più tutto, allora questo libro è un invito caloroso a ritrovare il valore delle piccole cose, della quotidianità che ci rende umani.
Dellavite riesce a raccontare, con leggerezza e profondità, quanto sia liberatorio accettare che la vera magia si trova nella semplicità: nella tazza di caffè al mattino, nelle chiacchierate con gli amici, nelle giornate apparentemente uguali. È un libro che non pretende di rivoluzionare il mondo, ma piuttosto ci ricorda che il mondo è già pieno di meraviglie, basta aprire gli occhi.
Un episodio simpatico che Dellavite racconta è quello del suo vicino di casa, che ogni mattina, con una ritualità quasi solenne, si affaccia alla finestra per controllare se la sua auto è ancora parcheggiata lì. Nonostante la ripetitività del gesto, c'è qualcosa di straordinario nella sua tranquillità e nella sicurezza che deriva da questi piccoli rituali. È un esempio perfetto di come anche le azioni più ordinarie possano portare un senso di conforto e stabilità.
Con uno stile piacevolmente riflessivo, Giulio Dellavite ci accompagna in un viaggio che ci insegna a sorridere delle nostre imperfezioni e ad abbracciare la bellezza del vivere senza per forza dover lasciare un segno straordinario. È un elogio, insomma, a essere semplicemente noi stessi: normali, veri e, proprio per questo, unici.
Un libro che vi farà rivalutare ogni momento ordinario e che vi lascerà un sorriso, ricordandovi che la vita è fatta più di giorni comuni che di fuochi d'artificio. E meno male, aggiungerei."